verbale assemblea del 23 novembre
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verbale assemblea del 23 novembre
Punti all'ordine del giorno:
- Lettera presentata da Medicina;
- Assemblea di Ateneo del 24 novembre;
Gli studenti della facoltà di Medicina hanno presentato un documento chiedendo se volevamo sottoscriverlo,dopo averlo letto in assemblea, pur trovandoci d'accordo su molti dei punti presenti in questo documento, abbiamo deciso di non sottoscriverlo per presentare invece una nostra proposta di organizzazione. Questa è stata discussa in assemblea. E' stato quindi prodotto un documento che è stato letto all'assemblea di Ateneo del 24 novembre.
Proposta di organizzazione per il movimento
Visti i problemi che la Sapienza ha dimostrato nelle ultime settimane ci sembra
indispensabile avviare una riflessione sulle forme organizzative che ci siamo
dati durante questo mese e mezzo di mobilitazione; visto il successo che il terzo
workshop ha riscosso durante l'assemblea nazionale ci sembra questa una
proposta da prendere in considerazione.
Per noi l'assemblea di ateneo rimane il luogo principale in cui le facoltà e i
singoli possono esprimere e discutere la politica del movimento e le decisioni
che devono essere prese in merito; mentre la riunione interfacoltà deve
assolvere solo ai compiti organizzativi che altrimenti ostacolerebbero la
discussione politica.
Manca però un luogo di sintesi dell'assemblea che permetta a tutte le facoltà di
stare al passo con la mobilitazione. Crediamo quindi che sia necessario stabilire
delle regole chiare per la presidenza delle assemblee di ateneo:
1. Dovrebbe essere formata da 3/4 facoltà (uno per facoltà);
2. La presidenza dove ruotare ad ogni assemblea;
3. Otre a prendere gli interventi la presidenza deve redigere un verbale con
tutti gli interventi avvenuti durante l'assemblea. Al termine di questa deve
leggere i punti emersi i quali devono essere approvati dall'assemblea stessa.
4. Successivamente la presidenza dovrà redigere una sintesi congiuntamente ad un delegato per ogni facoltà. Ovviamente i nodi irrisolti o che hanno
evidenziato pareri divergenti durante l'assemblea andranno rimandati a
discussioni successive, sia nelle assemblee di facoltà che nelle future
assemblee di ateneo;
5. Redigere un primo ordine del giorno per la successiva assemblea di
ateneo, congiuntamente alla scrittura della sintesi dell'assemblea. L'ordine
del giorno dovrà essere inviato a ogni facoltà almeno quattro giorni prima
di modo che tutti abbiano la possibilità di discuterne;
6. Indicare nella sintesi dell'assemblea quali sono i documenti politici a livello di ateneo che devono essere redatti. In questo modo tutte le facoltà
saranno informate sul lavoro che c'è da svolgere.
Inoltre riteniamo importante, per la stesura del verbale, che siano
adeguatamente prese in considerazione gli interventi delle facoltà. Questo
perché riteniamo che il luogo più democratico e partecipativo siano le
assemblee delle facoltà in occupazione e in mobilitazione, dove ogni studente e
ogni studentessa può intervenire e partecipare attivamente alla mobilitazione.
Proponiamo anche la creazione di un sito di riferimento per la Sapienza dove
possono essere inseriti tutti i documenti e le comunicazioni ufficiali che
l'assemblea di ateneo decide, così da evitare malintesi e fraintendimenti che
fanno solo perdere tempo ed energie preziosi per portare avanti questa
mobilitazione.
Riteniamo anche importante la creazione di un gruppo stampa di ateneo, dove
siano presenti tutte le facoltà così da rendere più democratico e partecipativo il
rapporto con i mezzi di informazione.
Infine è stata rilanciata la discussione sullo sciopero generale del 12 dicembre, con la proposta di scrivere un appello ai sindacati in modo tale da formare un corteo unito di studenti-lavoratori.
- Lettera presentata da Medicina;
- Assemblea di Ateneo del 24 novembre;
Gli studenti della facoltà di Medicina hanno presentato un documento chiedendo se volevamo sottoscriverlo,dopo averlo letto in assemblea, pur trovandoci d'accordo su molti dei punti presenti in questo documento, abbiamo deciso di non sottoscriverlo per presentare invece una nostra proposta di organizzazione. Questa è stata discussa in assemblea. E' stato quindi prodotto un documento che è stato letto all'assemblea di Ateneo del 24 novembre.
Proposta di organizzazione per il movimento
Visti i problemi che la Sapienza ha dimostrato nelle ultime settimane ci sembra
indispensabile avviare una riflessione sulle forme organizzative che ci siamo
dati durante questo mese e mezzo di mobilitazione; visto il successo che il terzo
workshop ha riscosso durante l'assemblea nazionale ci sembra questa una
proposta da prendere in considerazione.
Per noi l'assemblea di ateneo rimane il luogo principale in cui le facoltà e i
singoli possono esprimere e discutere la politica del movimento e le decisioni
che devono essere prese in merito; mentre la riunione interfacoltà deve
assolvere solo ai compiti organizzativi che altrimenti ostacolerebbero la
discussione politica.
Manca però un luogo di sintesi dell'assemblea che permetta a tutte le facoltà di
stare al passo con la mobilitazione. Crediamo quindi che sia necessario stabilire
delle regole chiare per la presidenza delle assemblee di ateneo:
1. Dovrebbe essere formata da 3/4 facoltà (uno per facoltà);
2. La presidenza dove ruotare ad ogni assemblea;
3. Otre a prendere gli interventi la presidenza deve redigere un verbale con
tutti gli interventi avvenuti durante l'assemblea. Al termine di questa deve
leggere i punti emersi i quali devono essere approvati dall'assemblea stessa.
4. Successivamente la presidenza dovrà redigere una sintesi congiuntamente ad un delegato per ogni facoltà. Ovviamente i nodi irrisolti o che hanno
evidenziato pareri divergenti durante l'assemblea andranno rimandati a
discussioni successive, sia nelle assemblee di facoltà che nelle future
assemblee di ateneo;
5. Redigere un primo ordine del giorno per la successiva assemblea di
ateneo, congiuntamente alla scrittura della sintesi dell'assemblea. L'ordine
del giorno dovrà essere inviato a ogni facoltà almeno quattro giorni prima
di modo che tutti abbiano la possibilità di discuterne;
6. Indicare nella sintesi dell'assemblea quali sono i documenti politici a livello di ateneo che devono essere redatti. In questo modo tutte le facoltà
saranno informate sul lavoro che c'è da svolgere.
Inoltre riteniamo importante, per la stesura del verbale, che siano
adeguatamente prese in considerazione gli interventi delle facoltà. Questo
perché riteniamo che il luogo più democratico e partecipativo siano le
assemblee delle facoltà in occupazione e in mobilitazione, dove ogni studente e
ogni studentessa può intervenire e partecipare attivamente alla mobilitazione.
Proponiamo anche la creazione di un sito di riferimento per la Sapienza dove
possono essere inseriti tutti i documenti e le comunicazioni ufficiali che
l'assemblea di ateneo decide, così da evitare malintesi e fraintendimenti che
fanno solo perdere tempo ed energie preziosi per portare avanti questa
mobilitazione.
Riteniamo anche importante la creazione di un gruppo stampa di ateneo, dove
siano presenti tutte le facoltà così da rendere più democratico e partecipativo il
rapporto con i mezzi di informazione.
Infine è stata rilanciata la discussione sullo sciopero generale del 12 dicembre, con la proposta di scrivere un appello ai sindacati in modo tale da formare un corteo unito di studenti-lavoratori.
federica- Numero di messaggi : 80
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Località : roma
Data d'iscrizione : 17.10.08
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