informazione di casta

Bene ragazzi, dopo una settimana di protesta e di cortei, quello che rimane è niente o quasi. La gente nelle case non ha capito a cosa era dovuto lo sciopero. Interpellando a casa mia, dopo quasi 4 tg non avevano capito che l'ateneo della Sapienza ha manifestato, e non avevano capito i tagli che prevede la 133.

I giornali, e l'informazione di casta non vuole altro che far sembrare questa protesta la "solita" manifestazione dei professori provenienti da una cultura si sinistra e dai collettivi delle facoltà. Quello che noi dobbiamo fare è far capire che questa è una protesta comune, contro la legge. Una protesta politica sì,ma senza colori! Girate per le gallerie fotografiche dei giornali, guardate le rassegne giornalistiche, quello che emerge fuori sono sempre i vecchi temi. Si parla di tutto tranne che di cosa prevede la legge. Non dobbiamo fare questo errore, ovvero dire quello che vorrebbero sentirsi dire. Ai cortei di questi giorni vi erano ragazzi che hanno votato anche questo governo (indecente secondo il mio modesto parere;cmq non l'ho votato). Invece i giornali inquadrano le bandiere rosse, i pugni alzati le stelle e di conseguenza la gente pensa che questa sia una protesta di sinistra. Noi sappiamo che non è così, sappiamo che non deve essere una manifestazione di sola sinistra. Se portiamo le bandiere dei partiti, allontaniamo chi vorrebbe protestare contro questa legge, chi vorrebbe opporsi a prescindere dalla fede politica. Quindi ragazzi non cadiamo nella trappola, non facciamoci censurare ed etichettare come ribelli e fannulloni. Un minimo errore cadrà sempre su di noi. Non siamo in un paese normale, altrimenti quando la gente scende in piazza non viene etichettata come facinorosa. Purtroppo è quello che sta accadendo in questi giorni e noi lo dobbiamo evitare.

Sono perfettamente d'accordo con te... la nostra protesta deve necessariamente essere apartitica, e al di là di un iniziale momento di euforia e rabbia (comprensibilissimo), la nostra deve essere un'iniziativa molto ragionata, diciamo anche "da ingegneri", per evitare fin troppo facili strumentalizzazioni.