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Decreto Gelmini, ok del Senato - Fonte Tgcom

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Messaggio  Darkshine Sab Nov 29, 2008 2:11 am

Decreto Gelmini, ok del Senato
Pd e Idv hanno votato contro

Il dl Gelmini sulla scuola è stato approvato al Senato. L'Assemblea di Palazzo Madama ha approvato il provvedimento per alzata di mano in prima lettura. Ora passa alla Camera. A favore hanno votato le forze di maggioranza (Pdl e Lega), contrari Pd e Idv. Non ha partecipato al voto l'Udc.

Ecco in dettaglio le principali misure del decreto:

Assunzioni
Blocco delle assunzioni nelle università che, al 31 dicembre di ciascun anno, sono in deficit. Gli atenei indebitati sono esclusi per il 2008-2009 dai fondi straordinari per il reclutamento dei ricercatori. Gli atenei virtuosi, invece, avranno lo sblocco parziale del turn over (che passa dal 20% al 50%) a patto che il 60% dei soldi sia speso per reclutare i giovani.

Concorsi
Cambiano le regole per la composizione delle commissioni. Per la selezione dei docenti sono previsti un ordinario nominato dalla facoltà che bandisce il posto e quattro professori ordinari sorteggiati su una lista di dodici persone da cui sono esclusi i docenti dell'università che assume. Per i ricercatori la commissione è così composta: un ordinario e un associato scelti dalla facoltà che bandisce il posto e due ordinari sorteggiati in una lista che contiene il triplo dei candidati necessari, esclusi sempre i docenti dell'ateneo che assume. Un emendamento prevede una commissione nazionale designata dal Cun (Consiglio universitario nazionale) per supervisionare le operazioni di sorteggio che saranno pubbliche.

Norme antibaroni e antifannulloni
Un emendamento approvato prevede la costituzione di una ''Anagrafe nazionale dei professori ordinari, associati e dei ricercatori'' aggiornata annualmente che contiene per ciascun nome l'elenco delle pubblicazioni scientifiche. Per ottenere gli scatti biennali di stipendio i docenti dovranno provare di aver fatto ricerca e ottenuto pubblicazioni. Se per due anni non ce n'è traccia lo scatto di stipendio è dimezzato e i docenti non possono far parte delle commissioni che assumono nuovo personale. Professori e ricercatori che non pubblicano per tre anni restano esclusi anche dai bandi Prin (programmi di ricerca di rilevante interesse nazionale). Per il ministro ''salta il meccanismo degli automatismi di anzianità slegato dalla produzione scientifica''.

Trasparenza
Gli atenei dovranno anche garantire trasparenza nei bilanci e far sapere agli studenti come vengono spesi i finanziamenti pubblici. I rettori in sede di approvazione del bilancio consuntivo dovranno anche pubblicare i risultati delle attivita' oltre che i finanziamenti ottenuti da soggetti pubblici e privati. Altrimenti si rischiano penalita' nell'assegnazione dei fondi.

Università virtuose
Almeno il 7% del Fondo di finanziamento ordinario sarà distribuito, già dal 2009 alle università virtuose per migliorare la qualità della ricerca e dell'offerta formativa. Il ministro Gelmini ha spiegato in Aula che i fondi sono legati al merito e che intende ''portare in futuro la quota fino al 30%''.

Diritto allo studio
Nel decreto ci sono 65 milioni di euro per nuovi alloggi e 135 milioni per le borse di studio destinate ai meritevoli.

Rientro dei cervelli
Le università potranno coprire i posti da ordinario e associato o da ricercatore chiamando studiosi ''stabilmente impegnati all'estero'', anche quelli già impegnati nel Programma ministeriale di rientro dei cervelli. Si potranno anche chiamare ''studiosi di chiara fama''.
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